La rivalità tra Genova e Pisa affondava le radici in una competizione secolare per il dominio commerciale e marittimo nel Mediterraneo. Sebbene vi fossero periodi di tregua e trattati di pace, la tensione tra le due potenze marinare non si era mai davvero placata. Il controllo delle rotte commerciali, delle isole strategiche come Corsica e Sardegna, e la supremazia sui traffici nel Mar Tirreno erano questioni irrisolte che sfociarono in una lunga serie di scontri culminati nella celebre Battaglia della Meloria (1284).
I Primi Conflitti e le Radici della Guerra
Già nel XIII secolo, i genovesi e i pisani si erano scontrati più volte nel Mar Nero e nel Mediterraneo, con continue provocazioni e attacchi alle reciproche flotte mercantili.
Uno dei primi episodi significativi avvenne nel 1277, quando un conflitto tra mercanti genovesi e pisani nel Mar Nero degenerò in scontri aperti. Tuttavia, il vero teatro delle ostilità divenne la Corsica, un’isola strategica per entrambe le repubbliche.
Nel 1282, Genova occupò Bonifacio, rafforzando la propria presenza sull’isola. Questo gesto fu visto da Pisa come una dichiarazione di guerra, poiché il dominio della Corsica era cruciale per i traffici marittimi pisani. A complicare la situazione, il Giudice di Cinarca, signore locale della Corsica, si ribellò contro Genova, sperando di ottenere l’indipendenza con l’aiuto pisano. Pisa colse l’occasione e sostenne la rivolta, mirando a sottrarre l’isola ai genovesi.
L’Escalation del Conflitto
Genova, consapevole della minaccia pisana, decise di prepararsi alla guerra. Il governo della Repubblica prese misure drastiche per concentrare le risorse sul conflitto:
- Furono vietate le spedizioni commerciali per riservare le navi e i rifornimenti alla guerra.
- Vennero mobilitate flotte e soldati per difendere le postazioni strategiche.
- Le difese costiere furono rafforzate, specialmente nelle zone vulnerabili agli attacchi pisani.
Tra il 1282 e il 1284, le flotte delle due repubbliche si affrontarono ripetutamente nel Mar Tirreno, infliggendosi danni reciproci e tentando di minare il controllo nemico sulle rotte commerciali.
Nel 1288, la situazione peggiorò ulteriormente quando le galere pisane attaccarono e danneggiarono le proprietà genovesi sulle coste sarde e corse. Pisa, con l’aiuto dei ribelli locali, riuscì persino a conquistare Alghero, un altro avamposto strategico genovese in Sardegna.
La reazione di Genova non tardò ad arrivare. Tommaso Spinola, uno dei condottieri più abili della Repubblica, guidò una flotta per riconquistare le posizioni perse. Tuttavia, una violenta tempesta costrinse la flotta genovese a rifugiarsi a Portovenere, ritardando la controffensiva. Dopo aver riorganizzato le forze, Spinola attaccò Pianosa, punendo Pisa per la violazione degli accordi con Genova.
La Battaglia della Meloria (1284): Lo Scontro Decisivo
Il momento culminante del conflitto si ebbe il 6 agosto 1284, con la Battaglia della Meloria, una delle più grandi battaglie navali del Medioevo. Genova, desiderosa di infliggere un colpo decisivo a Pisa, allestì una flotta imponente, affidandone il comando a Oberto Doria e Benedetto Zaccaria.
Pisa, consapevole della minaccia, inviò la sua flotta sotto il comando di Alberto Morosini e Ugolino della Gherardesca, il celebre conte di Donoratico.
Lo scontro fu violento e sanguinoso:
- Le galee genovesi, meglio organizzate, accerchiarono la flotta pisana, impedendole ogni possibilità di manovra.
- Dopo ore di combattimento, la flotta pisana fu quasi completamente annientata.
- Migliaia di soldati pisani furono uccisi o fatti prigionieri, tra cui lo stesso Ugolino della Gherardesca.
La vittoria genovese alla Meloria segnò la fine della supremazia navale pisana nel Mediterraneo e la consacrazione di Genova come potenza marittima dominante.
Le Conseguenze della Guerra
Dopo la sconfitta della Meloria, Pisa entrò in un lungo periodo di declino:
- Perse il controllo della Corsica e della Sardegna, che rimasero sotto l’influenza genovese.
- Subì un drastico ridimensionamento della sua flotta, perdendo la capacità di competere con Genova nel commercio marittimo.
- Le lotte interne si intensificarono, portando all’ascesa della famiglia Visconti e alla progressiva perdita d’indipendenza della città.
Genova, invece, uscì dalla guerra rafforzata, consolidando il proprio dominio sulle rotte commerciali del Mediterraneo occidentale e ottenendo un controllo quasi assoluto su Corsica e Sardegna. Tuttavia, le rivalità con altre potenze, come Venezia, continuarono a minacciare la sua supremazia nei decenni successivi.
Conclusione
La Guerra Pisana fu una delle più importanti guerre marittime del XIII secolo e segnò un punto di svolta nella storia del Mediterraneo. La vittoria genovese alla Meloria determinò il declino di Pisa come potenza navale e rafforzò la posizione di Genova come regina dei mari. Sebbene i conflitti tra le due città non si fossero mai del tutto spenti, dopo la Meloria fu chiaro che Genova aveva vinto la competizione per il dominio marittimo.