La Congiura di Guglielmo de’ Mari (1227): Intrighi e Tensioni nella Genova Medievale

Introduzione

Nel 1227, Genova fu teatro di una delle più significative congiure politiche della sua storia medievale. La Congiura di Guglielmo de’ Mari, esponente di una delle famiglie consolari più influenti, rappresentò un tentativo di rovesciare l’oligarchia dominante e di ridefinire gli equilibri di potere all’interno della Repubblica. Questo evento si inserisce in un periodo di forti tensioni tra nobili e popolari, caratterizzato da lotte di fazione e rivalità tra le famiglie più potenti della città.

Il Contesto Storico: Tensioni Politiche e Lotte tra Fazioni

Genova, nel XIII secolo, era attraversata da profondi conflitti tra l’oligarchia nobiliare e le fazioni popolari.

  • Le famiglie nobiliari avevano consolidato il loro potere politico ed economico, escludendo le classi popolari e i nobili delle campagne dalla gestione della città.
  • I mercanti e gli artigiani, sempre più influenti, mal sopportavano le restrizioni imposte dall’élite dominante.
  • Le lotte tra i sostenitori dell’autonomia comunale e quelli fedeli all’Impero rendevano ancora più instabile il quadro politico.

In questo clima di tensione, Guglielmo de’ Mari, membro di una famiglia consolare di spicco e fratello di Ansaldo de’ Mari, decise di sfidare l’ordine costituito, cercando di riformare il sistema politico genovese.

La Congiura di Guglielmo de’ Mari: Alleanze e Strategie

Guglielmo de’ Mari riuscì a radunare un’ampia coalizione per contrastare il potere delle élite nobiliari.

Le Fazioni Coinvolte

  • Sostegno di gran parte dei populares e di molti cittadini influenti.
  • Appoggio di rappresentanti locali e abitanti delle aree circostanti Genova.
  • Opposizione di alcune zone, tra cui Recco, Uscio, Camogli, Portovenere, Noli e Piazzalunga.
  • Resistenza della famiglia Stregghiaporco, fedeli all’oligarchia dominante.

Il Momento Decisivo

  • Durante l’assenza del podestà, impegnato a Lucca, la coalizione di de’ Mari guadagnò ulteriore forza.
  • Il popolo sostenne Guglielmo, spingendolo a prendere il comando della città.
  • Furono inviate delegazioni per ottenere il supporto di altre città, mentre torri e porte di Genova venivano armate per prevenire reazioni avverse.

La Reazione del Podestà e la Soppressione della Congiura

Al ritorno del podestà, il movimento rivoluzionario appariva ormai consolidato. Tuttavia:

  • Il podestà, radunati i suoi sostenitori, indisse una riunione cittadina nella chiesa delle Vigne.
  • Si decise di seguire la leadership del podestà e di punire i cospiratori.
  • Dieci rappresentanti furono incaricati di ristabilire l’ordine in città e nei territori circostanti.

La Fine della Rivolta

  • Il 2 novembre, nella cattedrale di Genova, si attendeva un giudizio severo contro i rivoltosi.
  • Tuttavia, alla fine, tutti i cospiratori furono perdonati.
  • Guglielmo de’ Mari e i suoi sostenitori promisero obbedienza alla Repubblica, ponendo fine alla congiura senza ulteriori spargimenti di sangue.

La Famiglia de’ Mari: Un Ruolo Chiave nella Storia di Genova

Sebbene la congiura fosse fallita, la famiglia de’ Mari continuò a esercitare un ruolo cruciale nella politica genovese.

Ansaldo de’ Mari: Potere e Influenza

  • 1214: Coinvolto in scontri cittadini durante il suo mandato consolare.
  • 1233: Podestà di Parma.
  • 1239: Podestà di Cremona.
  • 1241: Nominato ammiraglio della flotta imperiale, partecipando alla battaglia navale dell’Isola del Giglio.

La famiglia de’ Mari continuò a rappresentare una forza politica significativa a Genova e nelle città limitrofe, nonostante la sconfitta della congiura.

Implicazioni della Congiura: Tensioni Sociali e Politiche

L’episodio della Congiura del 1227 riflette le profonde divisioni sociali e politiche all’interno di Genova.

  • La crescente insoddisfazione popolare verso il dominio oligarchico.
  • Il desiderio di una maggiore partecipazione politica da parte dei ceti mercantili e artigiani.
  • L’incapacità delle rivolte di rovesciare l’ordine costituito, a causa della superiorità strategica e militare delle élite al potere.

Conclusione

La Congiura di Guglielmo de’ Mari del 1227 è un episodio emblematico della complessa politica medievale genovese.

  • Pur non avendo modificato la struttura di governo, essa rappresentò un tentativo significativo di riforma politica e sociale.
  • L’episodio dimostra la fragilità degli equilibri di potere all’interno della Repubblica, con una costante tensione tra élite nobiliari e fazioni popolari.
  • La famiglia de’ Mari continuò a esercitare un’influenza notevole, dimostrando l’importanza delle grandi casate genovesi nella gestione del potere cittadino.

Questo episodio offre uno spaccato sulle dinamiche politiche di Genova nel XIII secolo, anticipando le future lotte tra nobili e popolani che avrebbero caratterizzato la storia della città per secoli.

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