Introduzione
Nel XIII secolo, la Repubblica di Genova perseguì una strategia di espansione territoriale e consolidamento del potere lungo la Riviera Ligure. Questa politica si scontrò con potenze rivali, ribellioni locali e minacce esterne, mettendo alla prova la capacità della città di mantenere il controllo sulle sue nuove conquiste.
Tra le sfide principali affrontate da Genova vi furono:
- Acquisizioni territoriali dai signori feudali locali.
- Conflitti con il Conte di Provenza per il controllo di Nizza.
- Minacce piratesche che mettevano a rischio il commercio marittimo.
- Ribellioni ghibelline e tensioni con l’Impero di Federico II.
L’Acquisizione delle Terre dei Clavesana (1228)
Una delle mosse strategiche di Genova fu l’acquisto di terre dai marchesi di Clavesana nel 1228.
- Questo accordo rafforzò il controllo genovese sulla Riviera di Ponente.
- Faceva parte di una politica più ampia per consolidare le vie commerciali e rafforzare la propria influenza.
Questa espansione territoriale, tuttavia, non avvenne senza resistenze da parte di potenze regionali rivali.
La Perdita di Nizza e la Minaccia Provenzale (1229)
Nel novembre del 1229, il Conte di Provenza riuscì a conquistare Nizza, città di grande valore strategico e commerciale.
- Nonostante gli sforzi diplomatici e militari di Genova, la città rimase sotto il controllo provenzale.
- Questa perdita segnò un duro colpo per l’espansione genovese in Costa Azzurra.
La Minaccia dei Pirati e le Guerre sul Mare
Parallelamente alle guerre territoriali, Genova dovette affrontare il problema della pirateria, con attacchi provenienti da:
- Pirati liguri locali, che saccheggiavano le navi commerciali.
- Flotte spagnole e marocchine, che mettevano a rischio le rotte commerciali nel Mediterraneo.
Questi continui assalti rappresentavano una sfida per la sicurezza economica della Repubblica.
Le Ribellioni Ghibelline e la Lotta con Federico II (1233-1240)
Un altro fronte di scontro fu rappresentato dalle insurrezioni ghibelline nelle città costiere liguri, sostenute dall’imperatore Federico II.
- 1233: Diverse città liguri si ribellarono contro Genova, mettendo in discussione il suo dominio.
- Nonostante l’invio di truppe, alcuni ribelli ottennero successi locali.
- 1237: I Tortonesi tentarono di ricostruire un castello, ma furono fermati dai Genovesi.
Nel 1238, molte città cacciarono i rappresentanti genovesi. Genova reagì inviando una flotta guidata da Fulcone Guercio e Rosso della Turca, che riportò l’ordine in diverse località.
La Resistenza di Savona e la Fedeltà all’Impero
Nonostante le sconfitte, Savona rimase un centro di resistenza anti-genovese.
- I Savonesi chiesero l’aiuto di Federico II, schierandosi apertamente con l’Impero.
- Le battaglie tra Genova e Savona si protrassero per anni, con esiti alterni.
Nel 1240, Genova premiò la città di Noli, fedele alla Repubblica, elevandola a città e concedendole un proprio vescovo.
Le Ultime Battaglie e il Consolidamento del Potere Genovese
Nonostante le difficoltà:
- Genova riuscì a riconquistare e mantenere il controllo di gran parte della Liguria.
- I tentativi di assalto a Savona nel 1240 fallirono, ma la Repubblica continuò a esercitare pressioni sulla città ribelle.
- Gli scontri con i marchesi Lancia e del Carretto dimostrarono come il controllo del territorio fosse ancora precario e in continua evoluzione.
Conclusione
Il periodo tra il 1228 e il 1240 fu un’epoca di espansione territoriale, guerre e ribellioni per Genova.
- L’acquisizione delle terre dei Clavesana segnò un successo strategico.
- La perdita di Nizza e le rivolte interne furono gravi ostacoli.
- La lotta contro Savona e le città filo-imperiali dimostrò la determinazione di Genova nel mantenere il controllo sulla Liguria.
- Nonostante le difficoltà, la Repubblica continuò ad affermarsi come una potenza dominante nel Mediterraneo.
Questi eventi gettarono le basi per il consolidamento definitivo del potere genovese, che nei decenni successivi avrebbe portato la città a diventare uno dei principali centri commerciali e militari d’Europa.