Introduzione
Nel XII secolo, la Repubblica di Genova si trovò a interagire con una delle figure più imponenti del Medioevo: Federico I di Svevia, noto come il Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero. Il rapporto tra Genova e l’imperatore fu caratterizzato da una complessa dinamica di diplomazia, alleanze strategiche e difesa militare, che permisero alla città di mantenere la propria autonomia.
La Dieta di Roncaglia (1154): L’Incontro con l’Imperatore
Nel 1154, Federico Barbarossa convocò la Dieta di Roncaglia, un’assemblea in cui intendeva riaffermare la sua autorità sui territori italiani e ricevere l’omaggio dai feudatari e dai rappresentanti delle città. Genova inviò due delegati di rilievo:
- Ugo della Volta, arcidiacono di San Lorenzo e futuro arcivescovo di Genova.
- Caffaro di Rustico, cronista e noto analista dell’epoca.
Durante l’incontro, Federico accolse con rispetto i rappresentanti genovesi, manifestando la volontà di assicurarsi l’alleanza della città piuttosto che imporle la sottomissione. In particolare, l’imperatore sondò la disponibilità di Genova a supportarlo in un’eventuale contesa con Guglielmo I di Sicilia, il re normanno che dominava il Sud Italia.
Le Ripercussioni della Dieta: Rafforzamento delle Difese
Dopo l’incontro, Ugo e Caffaro riferirono le intenzioni di Federico alle autorità genovesi, evidenziando la minaccia dell’imperatore verso Milano e altre città ribelli al suo dominio. Consapevole del pericolo, Genova prese due decisioni fondamentali:
- Rafforzare le proprie difese: Tra il 1155 e il 1158, i genovesi parteciparono collettivamente alla costruzione delle Mura del Barbarossa, un sistema fortificato progettato per proteggere la città da eventuali attacchi imperiali.
- Cercare alleanze strategiche: Genova si adoperò per tessere nuove relazioni diplomatiche con le altre città marinare e con il papato, con l’obiettivo di preservare la propria indipendenza.
Le Mura del Barbarossa, che includono la celebre Porta Soprana, rappresentano ancora oggi una testimonianza storica della resistenza genovese contro le mire espansionistiche dell’Impero.
Le Origini di Genova: L’Ipotesi di Gaetano Poggi
Secondo lo storico Gaetano Poggi, nel suo libro Genova preromana romana e medioevale (1914), la città avrebbe origini romane. Poggi ipotizza che un accampamento militare romano fosse situato nella zona di Soziglia, confermando la lunga tradizione strategica di Genova come roccaforte difensiva.
Il Trattato del 1162: Autonomia e Espansione
Nel 1162, Genova riuscì a negoziare un trattato con Federico Barbarossa che sanciva:
- Il riconoscimento dell’autonomia politica ed economica della Repubblica.
- Il dominio genovese sul territorio ligure, da Monaco a Lerici.
Questo accordo garantì a Genova una maggiore libertà di espansione nel Mediterraneo, permettendole di consolidare la propria influenza marittima e commerciale.
Conclusione
Le interazioni tra Genova e Federico Barbarossa nel XII secolo furono caratterizzate da un delicato equilibrio tra diplomazia e difesa. Pur riconoscendo formalmente l’autorità imperiale, Genova riuscì a mantenere la propria autonomia, rafforzando le proprie difese e stipulando trattati strategici. Grazie a una politica estera accorta e a un’efficace preparazione militare, la Repubblica si affermò come una delle potenze marittime più influenti dell’epoca.