Nel XIII secolo, la Terrasanta era ormai quasi completamente perduta. Le precedenti crociate non erano riuscite a garantire un controllo duraturo dei cristiani sui luoghi sacri, e le città un tempo conquistate erano state riconquistate dalle forze musulmane. In questo contesto, il re di Francia Luigi IX, profondamente religioso e destinato a essere canonizzato come San Luigi, decise di intraprendere due grandi spedizioni militari: la Settima Crociata (1248-1254) e l’Ottava Crociata (1270). In entrambe, la Repubblica di Genova svolse un ruolo fondamentale nel fornire supporto logistico e navale, dimostrando ancora una volta la sua importanza strategica nel Mediterraneo.
La Settima Crociata e l’Accordo con Genova
Determinato a riconquistare la Terrasanta, Luigi IX decise di attaccare l’Egitto, considerato il punto nevralgico del potere musulmano nel Mediterraneo orientale. Nel 1246, il re inviò emissari a Genova per negoziare il trasporto del suo esercito via mare. La Repubblica, già attiva nei commerci con l’Oriente e desiderosa di rafforzare la sua influenza, accettò l’incarico e fornì una flotta di navi capaci di trasportare uomini, cavalli e rifornimenti.
Nel 1248, la flotta genovese partì alla volta dell’Egitto insieme alle forze crociate. Dopo un lungo viaggio, l’esercito cristiano sbarcò nei pressi di Damiata, città strategica situata alla foce del Nilo. La conquista fu relativamente rapida: i crociati riuscirono a occupare la città senza incontrare una grande resistenza. Tuttavia, invece di proseguire immediatamente verso il Cairo, si persero settimane preziose in attesa di rinforzi e nel tentativo di consolidare il controllo sulla zona.
Quando finalmente le truppe avanzarono verso la capitale egiziana, trovarono le forze del sultano ben organizzate e pronte a contrastarle. I crociati furono sconfitti e Luigi IX stesso fu catturato. Per la sua liberazione, i francesi dovettero pagare un enorme riscatto e ritirarsi dalla campagna egiziana.
Nonostante il fallimento della spedizione, Genova riuscì comunque a trarre vantaggio dalla crociata: grazie alla sua collaborazione con il re di Francia, rafforzò il suo ruolo di potenza marittima e commerciale nel Mediterraneo, guadagnando ulteriori concessioni nei porti orientali.
L’Ottava Crociata e il Coinvolgimento di Genova
Dopo il fallimento della Settima Crociata, Luigi IX rimase determinato a difendere i cristiani in Terra Santa. Negli anni successivi, continuò a ricevere notizie sugli attacchi subiti dai cristiani in Palestina, e nel 1270 decise di organizzare una nuova spedizione.
Ancora una volta, Genova venne coinvolta per il trasporto delle truppe, stipulando un accordo con la monarchia francese per la fornitura di navi. Tuttavia, questa volta la crociata non si diresse direttamente verso la Terrasanta: su consiglio di Carlo d’Angiò, fratello di Luigi IX e re di Sicilia, si decise di attaccare Tunisi prima di tentare la riconquista di Gerusalemme.
La Campagna in Tunisia e la Morte di Luigi IX
Le forze crociate sbarcarono in Tunisia e conquistarono rapidamente Cartagine. Tuttavia, l’avanzata si fermò a causa di un’improvvisa epidemia che colpì l’accampamento cristiano. La malattia si diffuse rapidamente e lo stesso Luigi IX morì il 25 agosto 1270.
Dopo la morte del re, Carlo d’Angiò prese il comando della spedizione e negoziò con il sultano di Tunisi una pace vantaggiosa. L’accordo prevedeva:
- Il pagamento di un’indennità ai crociati.
- Il rilascio di prigionieri cristiani.
- La concessione della libertà di predicare il Vangelo in territorio musulmano.
Sebbene l’Ottava Crociata non avesse raggiunto il suo obiettivo principale, Genova riuscì ancora una volta a trarre vantaggi economici e commerciali dalla spedizione. La sua flotta rimase un elemento chiave nei traffici mediterranei e nei rapporti con il Nord Africa.
Il Ruolo di Genova nelle Crociate:
Le crociate di Luigi IX dimostrarono l’importanza di Genova come potenza navale. Sebbene le campagne militari non avessero portato alla riconquista della Terrasanta, la Repubblica riuscì a consolidare la propria influenza nel Mediterraneo grazie alle alleanze con i monarchi europei. Il supporto fornito a Luigi IX non solo permise a Genova di ottenere concessioni commerciali, ma rafforzò anche il suo prestigio come potenza marittima.
L’eredità delle crociate continuò a influenzare la politica e l’economia genovese per secoli, contribuendo alla sua crescita come una delle più grandi repubbliche marinare d’Europa.