Genova e Pisa nel XII Secolo: Guerra, Diplomazia e Supremazia Marittima

Introduzione

Nel XII secolo, le repubbliche marinare di Genova e Pisa si scontrarono ripetutamente per il controllo delle rotte commerciali e dei territori strategici nel Mediterraneo occidentale. Dopo un periodo di relativa pace, le ostilità ripresero nel 1165, dando inizio a una fase di conflitti che si protrasse per oltre un decennio, coinvolgendo altre potenze regionali e culminando in trattati di pace spesso temporanei.

La Ripresa delle Ostilità nel 1165

Nel 1165, Genova allestì una flotta di otto navi diretta in Sardegna per supportare Barisone I d’Arborea, che aspirava a unificare l’isola sotto il suo dominio. Durante questa missione, una nave genovese proveniente da Ceuta naufragò nei pressi dell’Asinara. Approfittando della situazione, i Pisani catturarono l’equipaggio e il carico della nave. Questo atto fu percepito come una grave provocazione e riaccese le tensioni tra le due città marinare.

La Battaglia di Saint-Gilles

Uno degli scontri più rilevanti del periodo fu la battaglia di Saint-Gilles, combattuta nel 1165 nella Francia meridionale. Questo episodio non solo vide lo scontro diretto tra le flotte di Genova e Pisa, ma coinvolse anche signori locali e alleanze strategiche. L’esito della battaglia influenzò gli equilibri di potere nella regione e dimostrò quanto fosse cruciale il controllo delle rotte commerciali francesi per le due potenze marinare.

Conflitti Navali e Territorialità Contesa

Le guerre tra Genova e Pisa si svolsero su più fronti, con frequenti battaglie navali e incursioni territoriali.

Battaglie Navali

Nel 1165, una flotta genovese di 35 navi, guidata dal console Amico Grillo, affrontò una flotta pisana di 31 galere nelle acque della Provenza. Nonostante la ferocia dello scontro, l’appoggio dei signori locali ai Pisani costrinse i Genovesi a ritirarsi temporaneamente.

Conflitti in Sardegna e Liguria

  • I Genovesi attaccarono Porto Torres, allora sotto il dominio pisano, intercettando e affondando numerose navi nemiche.
  • I Pisani, in risposta, occuparono Portovenere e devastarono Levanto.
  • Tuttavia, furono successivamente respinti da una coalizione tra i marchesi Malaspina e gli abitanti di Vezzano, che appoggiavano Genova.

Interventi Diplomatici e Tentativi di Pace

L’impatto del conflitto fu tale da richiamare l’attenzione di potenze regionali e della Chiesa. Nel 1165, l’arcicancelliere dell’Impero intervenne, chiedendo a Genova di restituire un console pisano catturato e invitando entrambe le città a negoziare con l’imperatore Federico I Barbarossa. Tuttavia, nonostante i tentativi diplomatici, le ostilità continuarono.

Nel 1175, dopo anni di scontri, le due città si riunirono a Pavia con rappresentanti di Lucca e Firenze per negoziare un trattato di pace. Questo accordo, valido per 29 anni, includeva:

  • Cessazione delle ostilità tra Genova e Pisa.
  • Limitazione del commercio pisano con la Catalogna e le coste occitane.
  • Divieto per Pisa di superare il Capo di Salou, impedendo così il commercio con la Spagna musulmana.

Ripresa delle Tensioni nel 1187

Nonostante il trattato di Pavia del 1175, le tensioni riesplosero nel 1187. In quell’anno, mercanti genovesi furono attaccati dai Pisani a Cagliari. Genova, desiderosa di vendetta, preparò una grande flotta, ma accettò una mediazione diplomatica, limitando l’intervento a dieci navi, che furono inviate contro il castello di Bonifacio, una roccaforte pisana in Sardegna.

Il Contesto Internazionale e la Pace Definitiva

Nel XII secolo, il Mediterraneo era attraversato da nuove minacce, in particolare l’avanzata dei Saraceni. Preoccupato per la situazione, il Papa Clemente III esortò Genova e Pisa a cessare le ostilità per unirsi alla causa cristiana. Anche l’imperatore Federico I Barbarossa, dopo la sconfitta a Legnano, si schierò con il Papa per promuovere la pace.

Grazie all’intervento di due inviati pontifici, le due repubbliche giunsero finalmente a un accordo duraturo, sancendo la fine delle ostilità per diversi anni.

Conclusione

Le guerre tra Genova e Pisa tra il 1165 e il 1187 dimostrano la complessità delle relazioni tra le repubbliche marinare medievali. Conflitti commerciali, alleanze mutevoli e interventi diplomatici caratterizzarono un’epoca in cui il controllo delle rotte marittime era essenziale per la prosperità e la sicurezza delle città-stato italiane. Nonostante trattati e tregue, la rivalità tra Genova e Pisa non si concluse definitivamente, ma avrebbe continuato a segnare la storia del Mediterraneo per i secoli successivi.

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