Guelfi alla Riscossa: La Lotta per Genova nel XIII Secolo

Nel XIII secolo, Genova era una città divisa, contesa tra le due grandi fazioni politiche dell’epoca: i Guelfi, sostenitori del papato e dell’influenza angioina, e i Ghibellini, fedeli all’Impero e alle grandi famiglie aristocratiche locali. Dopo la presa del potere da parte dei Ghibellini, i Guelfi non accettarono la sconfitta e iniziarono a tramare la loro rivincita, cercando alleanze potenti. Tra i loro sostenitori, il più influente fu Carlo I d’Angiò, re di Napoli e signore della Provenza, che mirava a estendere il suo dominio in Italia settentrionale.

L’Appello a Carlo d’Angiò e il Conflitto con i Ghibellini

Nel 1273, Ottobono Fieschi, membro di una delle più potenti famiglie guelfe genovesi, insieme ai Grimaldi e ad altri esiliati, si rivolse a Carlo d’Angiò per ottenere aiuto nella riconquista della città. Carlo, desideroso di consolidare il suo potere e di ottenere il controllo di un porto strategico come Genova, accettò l’alleanza.

Il primo atto del re angioino fu l’arresto di tutti i genovesi presenti nei suoi territori, un chiaro segnale del suo sostegno alla fazione guelfa. Nel frattempo, i Grimaldi attaccarono e occuparono alcuni territori, tentando di destabilizzare il governo ghibellino della città.

Tuttavia, Genova non rimase a guardare. La risposta fu immediata: il condottiero Oberto Doria venne incaricato di guidare la resistenza. Le forze ghibelline attaccarono le roccaforti guelfe, ottenendo importanti vittorie. I Doria sconfissero i Grimaldi e distrussero una delle loro fortezze, mentre lo stesso Oberto Doria riuscì a mettere in fuga i Fieschi, consolidando così il dominio ghibellino sulla città.

La Guerra del 1273-1276 e la Pace Fragile

Nonostante le vittorie iniziali, il conflitto non era ancora finito. Nel 1273, Carlo d’Angiò inviò truppe per supportare i suoi alleati guelfi. Manfredo del Bosco, comandante angioino, devastò diverse aree sotto il controllo genovese, mentre i Fieschi, alleati con un capitano del re, attaccarono i territori della Repubblica.

Ancora una volta, Genova reagì con decisione:

  • Oberto Spinola sconfisse le truppe di Manfredo del Bosco,
  • Balbo respinse i Fieschi e i loro alleati,
  • La flotta genovese, comandata da Squarciafico, riconquistò diverse zone strategiche.

Nel 1275, una nuova flotta angioina, guidata da Grimaldi, apparve davanti a Genova, minacciando un assedio. Tuttavia, i Doria organizzarono una controffensiva e riuscirono a impedire la presa della città.

Nel 1276, su invito di Papa Innocenzo V, ambasciatori genovesi si recarono a Roma per negoziare una pace con Carlo d’Angiò. L’accordo fu raggiunto e sembrava porre fine al conflitto tra le due fazioni.

La Rivolta Guelfa del 1278 e il Ritorno dei Ghibellini

La pace si rivelò fragile. Nel 1278, una nuova rivolta guelfa scoppiò a Genova. Nobili come i Malaspina, i Fieschi e i Grimaldi si sollevarono nuovamente contro il governo ghibellino. Dopo aver conquistato Chiavari, si prepararono a un’offensiva più ampia, sperando nell’intervento angioino.

Ma ancora una volta, Genova si dimostrò pronta. Oberto Doria, il comandante che già in passato aveva sconfitto i guelfi, organizzò una controffensiva e respinse le truppe ribelli, riconquistando rapidamente Chiavari e riportando la situazione sotto controllo.

Negli anni successivi, il conflitto tra guelfi e ghibellini continuò con alterne vicende, fino a che un nuovo equilibrio politico si instaurò nella Repubblica.

L’Importanza del Conflitto per Genova

Questa lunga guerra civile tra guelfi e ghibellini non fu solo una lotta tra famiglie nobiliari, ma un passaggio fondamentale nella storia politica di Genova. Tra le conseguenze più rilevanti:

  • Il rafforzamento della fazione ghibellina, che per decenni mantenne il controllo della città.
  • L’indebolimento dell’influenza angioina su Genova, che restò indipendente dalle mire espansionistiche di Carlo d’Angiò.
  • L’affermazione dei Doria e degli Spinola, che consolidarono il loro potere e divennero le famiglie dominanti della città.

La lotta tra guelfi e ghibellini a Genova fu un conflitto lungo e sanguinoso, che segnò profondamente la politica della città nel XIII secolo. Sebbene i guelfi avessero trovato in Carlo d’Angiò un potente alleato, la determinazione e la forza militare dei ghibellini, guidati dai Doria e dagli Spinola, riuscirono a mantenere l’indipendenza della Repubblica. Il risultato fu una Genova più forte e più stabile, pronta ad affrontare le sfide future del Mediterraneo.

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