Cronache Liguri: Tra Barbari e Navi, l’Orizzonte del Tempo (476-951 d.C.)

Il periodo compreso tra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.) e la metà del X secolo fu un’epoca di profonde trasformazioni per la Liguria. In un’Europa attraversata da continue invasioni, la regione ligure si trovò al centro di scontri tra Goti, Bizantini, Longobardi, Franchi e Saraceni, trasformandosi progressivamente in una terra capace di resistere e adattarsi ai nuovi scenari politici e militari.

Nonostante la scarsità di documentazione storica diretta, le testimonianze disponibili ci offrono un quadro frammentario ma significativo della vita in Liguria in questo periodo turbolento.


I Goti e la Protezione della Comunità Ebraica (VI secolo d.C.)

Dopo la caduta di Roma, l’Italia passò sotto il controllo del regno degli Ostrogoti, con Teodorico il Grande (493-526 d.C.) che governò gran parte della penisola con una politica di tolleranza religiosa e amministrativa.

Uno degli episodi più rilevanti in Liguria fu la richiesta di protezione avanzata dalla comunità ebraica di Genova a Teodorico. Il re goto, fedele alla sua politica di convivenza pacifica tra popoli e religioni, confermò i diritti degli ebrei di praticare la loro fede, possedere proprietà e radunarsi nelle sinagoghe. Questo atto, raro per l’epoca, rappresentò un’importante testimonianza dell’influenza culturale e commerciale della comunità ebraica a Genova.


L’Intermezzo Bizantino e la Guerra Greco-Gotica (553-568 d.C.)

Nel 553 d.C., la Liguria venne riconquistata dai Bizantini nell’ambito della Guerra Greco-Gotica (535-553 d.C.), condotta dal generale Belisario per conto dell’Imperatore Giustiniano I.

A differenza di altre regioni italiane, la Liguria non fu teatro di violenti scontri tra Goti e Bizantini. Questo suggerisce che la popolazione locale potrebbe aver favorito una soluzione diplomatica o che la regione fosse considerata strategicamente meno rilevante rispetto ad altre parti d’Italia.

Il dominio bizantino in Liguria fu breve: nel 568 d.C., i Longobardi invasero l’Italia settentrionale, segnando la fine dell’influenza diretta di Costantinopoli sulla regione.


L’Invasione Longobarda e la Distruzione delle Città Liguri (VI-VIII secolo d.C.)

L’arrivo dei Longobardi (568-774 d.C.) portò drastici cambiamenti. Se inizialmente la Liguria rimase sotto il controllo dei Bizantini, nel 641 d.C. il re Rotari lanciò una feroce campagna militare contro le città costiere. Genova, Luni, Albenga, Savona e Varigotti furono saccheggiate e devastate, segnando una battuta d’arresto nello sviluppo della regione.

Nonostante ciò, la Liguria divenne un rifugio per la comunità cristiana milanese, perseguitata dai Longobardi ariani. Molti vescovi e fedeli della Chiesa di Milano si stabilirono a Genova, contribuendo alla crescita culturale e religiosa della città.

Nel 774 d.C., il re longobardo Desiderio fu sconfitto da Carlo Magno, e l’intera Italia longobarda passò sotto il controllo del Regno dei Franchi.


I Franchi e la Difesa dalle Minacce Saracene (VIII-IX secolo d.C.)

Con l’arrivo dei Franchi, la Liguria entrò in una fase di riorganizzazione politica e militare. L’obiettivo principale era difendere le coste dalle incursioni dei Saraceni, che dal IX secolo iniziarono a saccheggiare le città liguri e a stabilire basi nelle regioni vicine, come la Provenza e la Corsica.

Nel 806 d.C., il re franco Pipino d’Italia inviò una flotta genovese per combattere i Mori in Corsica, segnando uno dei primi episodi della nascente vocazione marittima di Genova. Questo evento rappresentò l’inizio della tradizione navale genovese, destinata a trasformare la città in una futura potenza marittima.

Per proteggere la regione, il conte Ademaro fu incaricato della difesa costiera, organizzando guarnigioni per respingere gli attacchi nemici.


L’Ascesa dell’Autonomia: Oberto e la Marca Ligure (951 d.C.)

Verso la metà del X secolo, la Liguria iniziò a sviluppare un’autonomia politica più marcata. Nel 951 d.C., l’imperatore Ottone I nominò Oberto I primo Margravio della Marca Ligure, assegnandogli il compito di governare e proteggere il territorio.

Questo evento segnò l’inizio di una struttura amministrativa più autonoma, che avrebbe portato, nei secoli successivi, alla nascita di signorie locali e alla progressiva indipendenza delle città liguri, in particolare Genova.

Nello stesso periodo, Re Berengario II e suo figlio Adalberto concessero privilegi fiscali e commerciali a Genova, ponendo le basi per lo sviluppo della città come centro economico e mercantile.


Conclusione: La Liguria tra Conquiste, Resistenza e Rinascita

Dal crollo dell’Impero Romano d’Occidente alla nascita della Marca Ligure, la Liguria attraversò secoli di invasioni, saccheggi e cambiamenti politici. Tuttavia, la regione non solo riuscì a sopravvivere, ma gettò le basi per la sua futura indipendenza e prosperità.

L’arrivo dei Longobardi portò devastazione, ma anche un periodo di stabilizzazione culturale. L’epoca franca vide l’inizio delle prime missioni navali genovesi, mentre la nascita della Marca Ligure segnò il primo passo verso la creazione di una Genova autonoma e potente.

Nei secoli successivi, l’identità marittima e commerciale della Liguria sarebbe diventata sempre più forte, preparando la strada alla futura Repubblica di Genova.

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