Nel Medioevo, il Mediterraneo era un campo di battaglia per il dominio commerciale e marittimo, con Genova e Pisa tra le protagoniste principali. Queste due repubbliche marinare, inizialmente alleate nella lotta contro i Saraceni, divennero acerrime rivali a causa di interessi economici e territoriali contrastanti.
Le Origini della Rivalità
Le tensioni tra Genova e Pisa iniziarono già nell’XI secolo, quando entrambe le città miravano a espandere la loro influenza nel Mar Tirreno e in Corsica. Nel 1077, Papa Gregorio VII affidò l’amministrazione ecclesiastica della Corsica all’arcivescovo di Pisa, rafforzando il dominio pisano sull’isola. Tuttavia, Genova, che aveva già consolidato forti legami commerciali con l’isola, non accettò questa decisione.
Oltre alla Corsica, un altro punto di contesa fu la Sardegna. Entrambe le città marinare si contendevano il controllo dell’isola, un territorio strategico per il commercio nel Mediterraneo occidentale. Pisa riuscì a stabilire una forte influenza nei primi decenni del XII secolo, ma Genova rispose con una serie di campagne militari per ridurre la presenza pisana.
La Lotta per il Controllo della Corsica
Nel 1119, una flotta di galee genovesi intercettò e saccheggiò navi pisane, dando inizio a una serie di scontri. L’anno successivo, Genova organizzò una massiccia spedizione militare, coinvolgendo oltre 22.000 uomini, di cui 5.000 pesantemente armati, per attaccare Porto Pisano, principale porto di Pisa. La vittoria genovese costrinse Pisa a una tregua e all’accettazione di dure condizioni, tra cui la demolizione dei piani superiori delle loro residenze per ridurre la loro superiorità strategica.
Nel corso del XII secolo, la rivalità si estese anche ad altri territori costieri. La Liguria, tradizionale area d’influenza genovese, venne minacciata da incursioni pisane, mentre Genova cercò di stabilire avamposti commerciali in Maremma, territorio sotto il controllo pisano.
Gli Scontri nel Mediterraneo e la Mediazione Papale
Nel 1122, la guerra riprese con un nuovo attacco genovese nei pressi di Pisa, che portò alla cattura di oltre 1.000 prigionieri. Le ostilità continuarono con episodi come la cattura di ventidue navi pisane da parte di Genova e la presa del Castel Sant’Angelo in Corsica, punto strategico per il controllo dell’isola.
Nel 1133, Papa Innocenzo II tentò di risolvere la contesa dividendo i vescovati della Corsica tra le due città: Pisa mantenne Aleria, Ajaccio e Sagona, mentre Genova ottenne Mariana, Nebbio e Accia. Tuttavia, questo non bastò a placare le tensioni.
Durante il XIII secolo, le due repubbliche continuarono a scontrarsi anche nei traffici commerciali con l’Oriente. Genova riuscì a stabilire importanti rotte verso Costantinopoli e il Mar Nero, mentre Pisa si concentrò sui porti del Nord Africa. Questi scontri commerciali contribuirono ulteriormente ad alimentare la competizione tra le due potenze.
L’Ascesa di Genova e il Declino di Pisa
Mentre Pisa continuava a lottare per mantenere il controllo delle sue rotte marittime, Genova consolidava il proprio dominio espandendosi in Sardegna, Provenza e in altre regioni del Mediterraneo. Il declino di Pisa si aggravò con la sconfitta nella battaglia della Meloria nel 1284, quando Genova inflisse un colpo devastante alla flotta pisana, segnando il tramonto della sua supremazia navale.
Dopo la Meloria, Pisa non fu più in grado di competere con Genova. La città perse progressivamente i suoi possedimenti e la sua potenza marittima si affievolì. Nel 1324, la Sardegna cadde sotto il dominio aragonese, decretando la fine definitiva delle ambizioni pisane nel Mediterraneo.
Conclusione
La rivalità tra Genova e Pisa fu una delle più intense del Medioevo, plasmando il futuro delle due città e ridisegnando gli equilibri di potere nel Mediterraneo. Se Pisa perse progressivamente la sua influenza, Genova continuò ad espandere il proprio dominio, gettando le basi per il suo futuro ruolo di grande potenza marittima. Il conflitto tra le due repubbliche lasciò un’eredità duratura nella storia del commercio e della politica marittima dell’Italia medievale.